di Martina Previato 3E
Non dimenticherò mai quel 14 giugno 2019, sicuramente il giorno più bello della mia vita.
Era l’ultimo giorno di scuola, della seconda media e tutte le classi si erano riunite nell’aula polifunzionale.
Abbiamo assistito al concerto dell’indirizzo musicale, al canto del coro e abbiamo anche visto il nostro filmato, che avevamo portato al Premio Gaber.
Fu tutto bellissimo, ma poi arrivò il momento tanto atteso… la consegna dei diplomi di merito. Il mio cuore cominciò a battere a mille, in quanto speravo tanto di ricevere quel pezzo di carta, che per me, però, valeva tantissimo.
Cominciarono dalle prime, ma poi arrivò il momento delle seconde e quando sentii “2E”, iniziai ad agitarmi sempre di più. Come maschio era stato premiato il mio compagno Flavio, ero felicissima per lui, ma ecco che toccava alla femmina.
Ad un certo punto la profe di inglese disse il mio nome. (EVVIVAAAA!)
Da una parte ero felice, ma dall’altra avevo paura di salire su quel palco davanti a tutti.
Ci consegnarono i diplomi, insieme ad una matita, una spilla ed un libretto.
Appena uscita da scuola, presi la bici e andai a casa dei miei nonni. Erano molto emozionati e orgogliosi di me, come i miei genitori, che chiamai subito dopo per urlargli la bella notizia.
Finalmente ce l’avevo fatta! Tutto il mio impegno era stato ripagato e la cosa che mi aveva reso ancora più felice, era data dal fatto che i miei professori si erano accorti di quanto mi ero impegnata in quell’anno scolastico.
Quindi, quello che posso consigliare ai ragazzi è di studiare e di lavorare sodo e non solo per ricevere il diploma, ma anche per una soddisfazione personale.